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Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Lo stress lavoro-correlato è una condizione che si verifica quando le richieste dell’ambiente di lavoro eccedono le capacità, le risorse o le esigenze del lavoratore. Tra i principali fattori di rischio vi sono carichi di lavoro eccessivi, scadenze pressanti, ruoli poco chiari, limitata autonomia decisionale, conflitti interpersonali e problematiche organizzative. Se non adeguatamente gestito, lo stress cronico può avere ripercussioni gravi sulla salute dei lavoratori, con effetti fisici (ipertensione, problemi cardiovascolari, disturbi gastrointestinali, abbassamento delle difese immunitarie), psicologici (ansia, depressione, burnout, disturbi del sonno) e comportamentali (aumento dell’assenteismo, abuso di sostanze, calo della produttività). Secondo l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), lo stress lavoro-correlato è una delle principali cause di malattia professionale e assenteismo. I settori più esposti sono sanità, istruzione, servizi pubblici e trasporti. Lo stress lavoro-correlato può essere sia causa che conseguenza del mobbing, ossia una serie di comportamenti vessatori e sistematici volti a isolare o danneggiare psicologicamente un lavoratore. Il mobbing rappresenta una forma estrema di stress lavorativo, con conseguenze devastanti per la vittima. Le indagini successive al presunto caso di mobbing, legato alla vicenda della scomparsa della dottoressa Sara Pedri, hanno rivelato un ambiente di lavoro caratterizzato da rapporti interpersonali problematici, un clima definito “difficile” e una percezione diffusa di un contesto lavorativo “tossico”. Inoltre, l’elevato numero di parti offese, l’azione legale delle ginecologhe costituite parte civile, unitamente a dimissioni, licenziamenti, processi e commissioni d’inchiesta, hanno evidenziato gravi carenze nella gestione del rischio da stress lavoro-correlato nel reparto di Ginecologia dell'Ospedale S. Chiara di Trento, dove lavorava la dottoressa Pedri. Per prevenire situazioni critiche future e garantire un ambiente di lavoro realmente sano e sicuro per tutti, è indispensabile che l’APSS adotti un approccio integrato, in linea con la normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Ciò significa unire una valutazione del rischio stress lavoro-correlato, che sia sistematica, rigorosa, aggiornata e costantemente monitorata, a una gestione operativa concreta ed efficace in ogni Unità Operativa e Servizio. Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere: - se nelle Unità Operative e nei Servizi dell'APSS sia effettivamente in corso una valutazione del rischio stress lavoro-correlato che risponda ai criteri di sistematicità, precisione, aggiornamento continuo e monitoraggio costante; - se, laddove siano emerse criticità legate a un clima di lavoro malsano e insicuro, l’APSS garantisca un’efficace gestione del rischio stress lavoro-correlato, in grado di prevenire fenomeni di mobbing e situazioni lavorative dannose per il personale.
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![]() LUCIA COPPOLA |
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